Lo Studio Pedesini nasce negli anni Ottanta come studio dentistico. Dal 2003 si sposta in una nuova sede, più ampia, diventando una realtà molto concreta sul territorio di Sesto San Giovanni. Durante tutti questi anni, nasce l'esigenza di offrire al paziente la possibilità di una cura più ampia e completa rispetto alla semplice cura dei denti o del cavo orale.

Tommaso Pedesini, oggi titolare dello studio che suo padre, Giuseppe Pedesini, inaugurò oltre trent'anni fa, ci racconta nel dettaglio l'approccio adottato e le motivazioni che hanno portato lo Studio Medico Pedesini a evolversi in una direzione sistemica.

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Si consiglia di eseguire la prima visita quando spuntano i primi dentini, per poi proseguire con controlli periodici ogni 8-10 mesi, in modo da valutare e monitorare lo stato di sviluppo osseo e dei denti.

Intervenire precocemente con trattamenti ortodontici durante l'infanzia è fondamentale perché non solo facilita il corretto allineamento dei denti e delle mascelle, ma contribuisce anche al benessere generale del bambino, migliorando la masticazione, la respirazione e persino la fonazione.

Il Dott. Calegari, esperto di pedodonzia e ortodonzia, ci spiega il suo lavoro e i fattori importanti per la cura dei denti fin dalla più tenera età.

Ortodonzia a tutte le età

L'ortodonzia non riguarda però soltanto i bambini. Questa disciplina si occupa infatti del monitoraggio della crescita, sia strutturale (nel bambino) sia dell'allineamento dei denti (in tutte le fasi della vita).

Ne esistono diverse tipologie.

Ortodonzia nel nostro studio di Sesto San Giovanni

Se vuoi prenotare una prima visita per tuo figlio o un appuntamento per te per una visita con il nostro ortodontista Roberto Calegari, contattaci.

La telemedicina sta trasformando il modo in cui accediamo alle cure mediche, rivoluzionando il rapporto tra pazienti e professionisti della salute. Grazie all'integrazione della tecnologia nelle pratiche sanitarie, la telemedicina offre una vasta gamma di vantaggi che vanno ben oltre la semplice comodità. Non solo consente di superare le barriere geografiche, ma migliora anche la gestione delle risorse sanitarie, riducendo i tempi di attesa e ottimizzando il follow-up dei pazienti.

La Dott.ssa Eleonora Pocchiari si occupa di telecardiologia e teledermatologia presso lo Studio Medico Pedesini e in questo video ci spiega quali sono i vantaggi principali della telemedicina.

I vantaggi della telemedicina spiegati dalla Dott.ssa Eleonora Pocchiari

Come funziona la telecardiologia

La telecardiologia è una branca della telemedicina che si concentra sul monitoraggio, la diagnosi e la gestione delle malattie cardiovascolari a distanza. Grazie alla telecardiologia, i dati cardiaci dei pazienti, come elettrocardiogrammi (ECG), pressione arteriosa e frequenza cardiaca, possono essere trasmessi in tempo reale o memorizzati e inviati successivamente a specialisti per una valutazione accurata.

Ecco come funziona la telecardiologia.

  1. Esame in ambulatorio. I nostri professionisti si occupano di fare l'esame applicando l'holter pressorio e/o l'holter cardiaco.
  2. Invio al medico refertante. I dati e i risultati dell'esame vengono inviati in modo telematico, tramite piattaforma online, al medico specialista cardiologo.
  3. Ricezione referto. Il cardiologo invia al paziente il referto con le indicazioni terapeutiche.

Come funziona la teledermatologia

La teledermatologia è invece la sottodisciplina della telemedicina che si focalizza sulla diagnosi e gestione delle condizioni dermatologiche a distanza. Utilizzando strumenti digitali come fotografie ad alta risoluzione, video e consultazioni online, la teledermatologia permette ai pazienti di ricevere valutazioni mediche per problemi della pelle senza doversi recare fisicamente da un dermatologo.

Ecco come funziona la teledermatologia.

  1. Esame in ambulatorio. I nostri professionisti si occupano di fare l'esame scattando foto con un dermatoscopio.
  2. Invio al medico refertante. Le immagini in alta risoluzione vengono inviate in modo telematico, tramite piattaforma online, al medico dermatologo.
  3. Ricezione referto. Il dermatologo invia al paziente il referto con le eventuali indicazioni terapeutiche.

Telemedicina presso il nostro Studio a Sesto San Giovanni

Se vuoi saperne di più o prenotare un appuntamento per usufruire dei servizi di teledermatologia o telecardiologia presso il nostro Studio di Sesto San Giovanni, contattaci.

Una cifra intorno al 15-30% della popolazione è vittima, nel corso della propria vita, di un trauma dentale. Parliamo per la maggior parte di soggetti in età evolutiva, quindi bambini, ma non è raro che succeda anche agli adulti.

In questo articolo, insieme al Dott. Claudio Scipioni, odontoiatra presso lo Studio Dentistico Pedesini a Sesto San Giovanni, capiremo quali precauzioni è importante adottare nell’ottica della prevenzione dei traumi dentali, a maggior ragione se sono presenti alcuni fattori di predisposizione personale.

Quali sono i traumi dentali?

Possiamo innanzitutto differenziare i traumi in diretti e indiretti.

  • Si possono definire traumi diretti quelli in cui si riceve un colpo direttamente sul dente.
  • Parliamo di traumi indiretti, invece, quando il danno dentale si realizza per effetto di una lesione da trasferimento (ad esempio un colpo al mento che per contraccolpo si trasmette alle arcate dentali).

Quali sono i fattori di predisposizione ai traumi dentali?

Benché i traumi possano considerarsi eventi improvvisi e non prevedibili a seguito di incidenti fortuiti, va detto che esistono dei fattori predisponenti.

  • Innanzitutto, esistono fattori comportamentali come il praticare attività lavorative o sportive a maggior rischio di traumi dentali.
  • Esistono poi fattori anatomici di rischio per i soggetti con accentuata protrusione dentale superiore (ovvero quando i denti superiori sono più avanti di quelli inferiori): questa può addirittura raddoppiare il rischio di lesioni traumatiche dei denti anteriori. Altri fattori di rischio sono l’incompetenza labiale, ovvero quando il labbro superiore non “copre bene” i denti incisivi: questo aumenta il rischio di trauma per la mancanza della protezione naturale che il labbro offre, come una sorta di paradenti naturale

Come prevenire un trauma dentale?

Per quel che riguarda i fattori di rischio anatomici legati alla protrusione dei denti superiori è indicata una terapia ortodontica di corretto allineamento dentario.
In caso di pratica di sport o attività a rischio, è consigliato invece l’utilizzo di protezioni esterne come caschi integrali o paradenti. Ne esistono diversi tipi: le protezioni più semplici sono rappresentate dai paradenti preformati, dispositivi che offrono un livello di protezione medio in quanto non sono precisissimi. Molto più precisi e validi nella protezione sono invece i paradenti sportivi realizzati su misura sulla base di un'impronta della bocca, che vengono prodotti con una certificazione di vero e proprio “paradenti sportivo”.

Possiamo quindi riassumere che la prevenzione della traumatologia dentale si articola su due livelli.

  • Quella rivolta ai giovanissimi, che mira a correggere eventuali fattori anatomici predisponenti.
  • Quella rivolta a ragazzi e adulti, che punta a proteggere la dentatura con apposite apparecchiature protettive.

Cosa fare se un dente subisce un trauma?

Innanzitutto, è importante sapere che la conservazione del frammento del dente è fondamentale per poterlo recuperare. Si consiglia di conservare il pezzetto di dente in soluzione fisiologica sterile, oppure nel latte o direttamente in bocca.

Per quanto riguarda la terapia da mettere in atto in caso di trauma dentale, questa dipende molto dal danno subito.
Se il trauma interessa solo i tessuti duri del dente e il risultato è una frattura di una parte più o meno estesa del dente, la terapia consiste nella riparazione della frattura mediante “incollaggio” del frammento separato, nel caso sia stato recuperato e conservato correttamente, oppure nella ricostruzione con il materiale composito se il frammento è andato perso.
Se la frattura coinvolge invece anche la polpa dentaria, il dente andrà devitalizzato prima della ricostruzione.
Se il trauma si esercita sui tessuti di sostegno del dente, questo può subire anche un’estrazione spontanea: anche in questo caso è fondamentale conservare (con le modalità che abbiamo visto) l’intero elemento dentale, per permettere al dentista di valutare un vero e proprio “reimpianto” del dente nella sua sede.
Quando invece i traumi si esercitano a livello facciale con importante compromissione ossea e dei tessuti molli, come ad esempio in un incidente stradale, la competenza primaria è più da pronto soccorso che da studio dentistico, che viene coinvolto solo in una fase successiva.

In ogni caso, la rapidità di intervento è fondamentale per il successo nel recupero del danno subito.

La naturopatia è una disciplina olistica volta a promuovere la salute e il benessere dell'individuo con un approccio integrato alla cura.

Scopriamo di più con la Dott.ssa Eleonora Pocchiari, consulente in medicina olistica presso il nostro Studio e specializzata in pratiche naturopatiche.

Cos'è la naturopatia?

La naturopatia è una pratica di medicina complementare che mira a favorire la salute e il benessere attraverso l'uso di metodi naturali e non invasivi. Questo approccio terapeutico si basa sull'idea che il nostro corpo possegga un'innata capacità di gestione delle problematiche fisiche e mentali che possono occorrere e che, attraverso metodi naturali, sia possibile stimolare positivamente questo processo.

L'approccio olistico (dal greco "olos" che significa tutto, intero) considera l'individuo nella sua interezza, non come somma delle parti che lo compongono. Questo significa che, in naturopatia, non ci si limita a curare il sintomo specifico o la malattia, ma si va a supportare e facilitare il naturale processo di guarigione considerando l'insieme, il paziente nella sua totalità. La visione olistica tipicamente naturopatica invita quindi a riconsiderare il concetto di salute non più come assenza di malattia, ma come stato di completo benessere fisico, mentale ed emotivo.

Cosa fa il naturopata?

I naturopati seguono una serie di principi guida che li portano a indagare e trattare le cause sottostanti al sintomo, piuttosto che limitarsi alla sua soppressione. Un aspetto distintivo di questa pratica è la multidisciplinarietà che si esprime attraverso diverse pratiche e discipline.

Queste sono solo alcune delle competenze usate dall'operatore olistico.

Quali disturbi cura la naturopatia?

La pratica naturopatica può essere applicata ad una vasta gamma di situazioni che vanno dalla prevenzione alla cura di malattie in fase acuta e cronica, ed è particolarmente indicata per coloro che alla medicina convenzionale vogliono affiancare l'utilizzo di prodotti naturali.

Tra le altre cose, la naturopatia può essere adottata per risolvere e alleviare disturbi digestivi, disturbi ormonali, stati ansiosi che inficiano la qualità della vita e del riposo notturno, allergie, malattie autoimmuni, ma non solo.

L'obiettivo primario di questo percorso di benessere è quello di ribaltare l'equilibrio e l'armonia del corpo attraverso la riduzione dello stress, l'aumento dei livelli di energia, il potenziamento del sistema immunitario e la promozione di uno stile di vita sano.

Come ci si cura con la naturopatia?

Potremmo definire la cura naturopatica come un viaggio personalizzato, che si articola in due momenti.

Vuoi ricevere una consulenza naturopatica?

Riassumendo, possiamo quindi dire che la naturopatia rappresenta un ponte prezioso tra il sapere medico tradizionale e le esigenze di salute contemporanee, offrendo un percorso complementare verso il benessere che rispetti l'individuo nella sua complessità.

Se vuoi ricevere una consulenza naturopatica e iniziare questo percorso, contatta il nostro Studio per prenotare un appuntamento.

Il peeling PRX-T33 è un trattamento innovativo a base di TCA (acido trocloroacetico), noto in medicina estetica per le sue caratteristiche ristrutturanti. Grazie alla sua particolare formulazione stimola la cute in profondità con risultati apprezzabili fin da subito.

Ma quali sono i benefici specifici? Come si svolge il trattamento e che durata ha? Il Dott. Massimo Buttinoni, medico chirurgo specializzato in medicina estetica, risponde a tutte queste domande.

A cosa serve il peeling PRX-T33?

Si può affermare che il peeling PRX-T33 attiva una stimolazione potente nel derma più profondo, donando immediatamente maggiore luminosità alla cute.

Adatto sia alle donne che agli uomini di qualunque età, si rivela particolarmente indicato per trattare:

Inoltre, può essere utilizzato come coadiuvante nel trattamento dell'acne in fase attiva, grazie alla presenza dell'acqua ossigenata che svolge un'azione antibatterica.

Ecco i principali vantaggi del trattamento con il peeling PRX-T33.

Come si fa il PRX-T33?

La tecnica di applicazione del PRX-T33 è molto piacevole per il paziente, in quanto il prodotto è un gel che non viene iniettato nella cute: l'operatore effettua un massaggio seguendo le linee di tensione elastica dei tessuti ed utilizzando un guanto di nitrile.

L'acido tricloroacetico (TCA) al 33% penetra nell'epidermide innescando il processo di rigenerazione cutanea, in quanto è un prodotto in grado di stimolare e levigare la pelle in profondità. La seduta ha una durata di circa 15/20 minuti e il paziente potrà tornare immediatamente a svolgere le proprie attività quotidiane.

Nei giorni successivi al trattamento potrebbe verificarsi una esfoliazione superficiale. Dopo il trattamento, inoltre, si può osservare una desquamazione cutanea, quindi è indicato usare creme con azione idratante e rigenerante e filtri solari nei 5-7 giorni successivi. Si consiglia anche di non esporsi a lampade solari o agenti irritanti nei giorni successivi al trattamento.

Quanto dura l'effetto del peeling?

I risultati del peeling PRX-T33 sono visibili fin dalla prima seduta, in quanto la pelle viene stimolata in profondità, senza comunque irritare la superficie della zona trattata. Questo tipo di trattamento è considerato un biorivitalizzante.

Consigliamo di ripetere le sedute a cadenza settimanale per avere un risultato più stabile e duraturo per 4/6 volte. Dopodiché sarà sufficiente un trattamento al mese per mantenere i risultati conseguiti costanti nel tempo.

Vuoi provare il peeling PRX-T33?

Presso il nostro Studio, eseguiamo trattamenti per il viso a base di peeling PRX-T33. Se vuoi prenotare una seduta o ricevere una consulenza dal Dott. Buttinoni, contattaci per un appuntamento.

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